22 settembre 2007

Storie di un Derby

A volte, praticando uno sport, ti ritrovi immerso in situazioni davvero buffe.
A volte ti capita di giocare contro i tuoi ex compagni in "terra nemica" e a volte ti capita di giocare in terra amica contro i tuoi amici.
Il derby è questo. Con o senza campanilismi del casso (n.d.r. sarebbe con due "z", ma mi censuro)....

Ieri sera ho avuto il piacere di rivedere i miei vecchi compagni di squadra in un'occasione che in certi momenti avrei preferito evitare.

Il risultato della partita non mi interessa.... Non interessava a nessuno.
L'unica cosa che interessava davvero, era VINCERE. Poche palle, i derby sono partite vere. La parola amichevole non esiste.

L'unica parola ammessa è "buonsenso", parola che EVIDENTEMENTE alcuni (da ambo i lati del campo) sembrano non conoscere.

Vorrei fare dei nomi, ma non li farò...
Vorrei raccontare di quel tipo (non saprei come definirlo) che si è levato la maglietta come gesto di stizza... Ma non ho voglia. Poi oh, faceva caldo, e lo capisco.

Vi dico solo che ci sono stati 3 battibecchi, in un crescendo di durezza e acidità incredibili.
Si è sfiorata la rissa un paio di volte.

Amichevole.... Già era proprio un amichevole. Finché la contestatissima (come arbitro s'intende, e poverina non l'ho proprio invidiata) vice-coach Giulia Anzola ha lanciato la palla in aria nella contesa d'inizio....
Insulti e mazzate sono volate a destra e a manca sin dai primi minuti.
Macheccazzo! (stavolta non mi censuro) Giochiamo per divertirci! Chissenefotte di perdere o di vincere? Boh, valli a capire...

Sostanzialmente equilibrati i primi due quarti, siamo poi riusciti a fare il break nel terzo quarto per poi chiudere il match sul +20.

Spunti buoni per la tecnica non ce ne sono stati... Però abbiamo giocato come vuole il coach... Aggressivi sulla palla, decisi in attacco, e discreti al rimbalzo.
Io ho fatto il mio: un assist, un quasi assist (porca miseria, se veniva, era da standing ovation), rimbalzi (3) e un bel canestro da uomo di ghiaccio.
Peccato che abbia lisciato due bei passaggi, uno dei quali, piuttosto imprendibile, e abbia sbagliato un paio di tiracci...

Tutto sommato è andata bene.
Ora però devo indagare su una cosa: alle 23:05 ho ricevuto la telefonata da "Simona di Radio City di Ivrea" sul cellulare che mi chiedeva le mie impressioni sulla partita...
1- chi cacchio è Simona di Radio City di Ivrea???
2- come cavolo ha fatto ad avere il mio numero?!?!?
3- perché ha chiamato proprio me???
4- se sapeva già tutto della partita (mi ha detto che avevamo vinto, che c'erano state delle scaramucce, e sapeva che avevo giocato...) perché mi ha telefonato?????

Simona Di Radio City, chi sei?
Boh, misteri della vita.

1 commento:

  1. Misteriosa radiocronista ti intervista ... che figata!

    Cmq è difficile che il sentimento agonista non prevalga sul campo...a volte può sfociare anche in una litigata...l'importante è che, una volta finita la partita, si torni ad essere amici e non avversari ;)

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